Sunday, August 31, 2008

prenderla con filosofia

scambio di battute colto al volo (ovviamente è un po' riadattato):

A: .... ma tu come stai...?
B: mha... cerco di prenderla in modo costruttivo... di capire dove ho sbagliato e di imparare dagli sbagli fatti... che poi la vita è una nuova possibilità dietro l'altra, un'occasione persa non è poi la fine del mondo...
A: ... bene...
B: ah e poi, per convincermi che le cazzate che ho appena detto siano vere, cerco di restare sbronzo il più a lungo possibile...

Friday, August 29, 2008

Tuesday, August 26, 2008

Pop

Mi piace molto seguire Mulholland Dave, che trovo di un'ironia e di un sarcasmo taglienti e fulminanti.
La nuova vignetta di oggi, m'ha fatto ridere, come al solito.

Poi, per caso, ho letto questo (sara` una coincidenza che siano uscite lo stesso giorno?) ed ho riso un po' meno. Anzi per nulla. Comincio ad essere seriamente preoccupato, per la verita`.

Friday, August 22, 2008

Life sucks.

La vita è una merda.
Lo dico così spesso che dovrei registrarlo.
Decisamente.
Il bilancio personale sempre costantemente in rosso.
Colpi bassi appena ti scopri un attimo.
Ma in fondo è in buona parte anche colpa del sottoscritto.
C'è l'imponderabile, va bene.
Ma molto dipende anche da come si affronta tutto il resto e persino il suddetto imponderabile.
Ma si è umani e quando il colpo arriva fa male.

Post inintellegibile, ma non scritto per essere compreso, ma per sfogo.

Wednesday, August 20, 2008

Poetry


Stick Boy and Match Girl in Love

Stick Boy liked Match Girl,
he like her a lot.
He liked her cute figure,
he tought she was hot.

But could a flame ever burn
for a match and a stick?
It did quite literally;
he burned up pretty quick.



Ho scoperto le poesie di Tim Burton. Con tutto il rispetto per il lavoro di traduzione, da leggere assolutamente in inglese.

Tuesday, August 19, 2008

Manituana


Fine del XVIII secolo. Nella Lunga Casa, territorio fisico ed ideale che unisce le Sei Nazioni, si incrociano tra di loro e con la Storia, le vite di due guerrieri Mohawk del Clan del Lupo: uno, Philip Lacroix Ronaterihonte, ex prigioniero di guerra, naturalizzato Mohawk (perché "molte donne oggi hanno perso figli e mariti " ed "è giusto adottare i prigionieri come nuovi figli e mariti"), si conquistò la fama di Grand Diable nella guerra Franco - Inglese; l'altro, il capo di guerra Joseph Brant Thayendanega, si conquisterà, presso i ribelli dell'incombente Rivoluzione Americana, l'appellativo di Mostro Brant.

La Rivoluzione Americana da un punto di vista insolito: non quello dei Ribelli poi vittoriosi (che di solito viene presentato nei libri di storia), ma dal punto di vista di coloro che scelsero di opporvisi, di affiancare da alleati la Corona Inglese come estrema ratio per la difesa del loro mondo, per non far morire con esso la propria cultura, alla ricerca di un futuro in cui non siano spazzati via dal nuovo che arriva...
Ma i Wu Ming, nonostante l'ovvia simpatia per il protagonista e la sua cultura, non cadono nella banale apologia di chi ha combattuto contro la Rivoluzione, ma presentano un quadro complesso, personaggi umani, che amano, odiano, sbagliano, eccedono... da una parte e dall'altra del conflitto: la brutalità ferina dei Volontari di Brant, Sullivan che legge il De Bello Gallico mentre fa letteralmente terra bruciata delle case Mohawk su ordine di George Washington, l'onore di Ronaterihonte, il rispetto e l'austerità del colonnello ribelle Herkimer... affetti sacrificati nell'isteria della guerra e tentativi di ricongiungimento...
Un libro insolito, di non semplice lettura, dal ritmo non sempre incalzante e scorrevole anche per il caleidoscopio di umanità che tende a presentare.