Monday, June 11, 2012

Far West


Che poi uno in 10 giorni fa appena in tempo a cominciare a farsi una vaga idea del posto dove è capitato, però un tentativo si può sempre fare.
La cosa che mi ha traumatizzato di più da europeo (con l'aggravante di risiedere agGermania) è l'inesistenza dei mezzi pubblici, che tecincamente ci sono, però con una frequenza talmente bassa da essere proprio l'estrema ratio di chi non possiede una macchina: non è che puoi uscire a bere in metro come qua ad HH, eh (il che mi fa chiedere cosa facciano i ragazzini non patentati nelle varie suburbia, visto che l'equivalente texano del nostro bar di quartiere dietro l'angolo esiste, dove però l'angolo è la prossima uscita della freeway ...).
Detto questo, visti gli spazi ovviamente più dilatati rispetto al Vecchio Continente (tutto il New Mexico fa circa due milioni di abitanti - poco più di Amburgo, decisamente meno di Berlino) e visto che si prende l'autostrada anche per fare la spesa, le grandi automobili americane aquistano molto più senso che viste dall'esterno. Poi oh, l'impressione che l'ammarricano l'occasione di esagerare non se la faccia mai sfuggire rimane e quindi è tutto uno sfrecciare di pick-up cromati decorati con i colori della bandiera e so on. E ciononostante, a Santa Fe (che è la capitale del New Mexico e ha meno abitanti di Como) ha visto una Fiat 500 (quella nuova): già in Italia, possederela, significa essere etichettato come fighetto (visto lo sproporzionato rapporto costo/prestazioni), mi immagino quanto possa essere fighetto un AMMARRICANO che se la compra, su una scala da zero a "bella, domani shopping in centVo che mi devo compVaVe qualcosa di tVendy peV la seVata al Plastic, non posso fave la figuVa del baVbone, certo con la caVta di papy, ovvio".
Ho mangiato carne come se non ci fosse un domani, e a Fort Worth, in un'atmosfera da Far West ottocentesco (con band country per strada), ho maangiao le ribs più buone che abbia mai provato.
Ma la cosa più fica dell'intero viaggio, esageriamo, dell'intero sud-ovest degli USA, son le tre persone che ho incontrato: la mitica Nonsisamai, che ci teneva tantissimo a mostrarmi tutto il bello della sua città adottiva, il simpaticissimo Mr. Johnson e poi lui. Lui. Il piccolo Joe Cool, un concentrato di cuteness, anzi, il supereroe in grado di emettere radiazioni di cuteness in grado di sottomettere qualunque adulto nel raggio di 10 m - giuro che non mi invento niente, l'ho visto accadere al Nasher, quando il piccolino aveva competamente soggiogato 5 persone, tra visitatori e custodi del museo (una s'è lasciata scappare anche un "ohmmygawd! he's SO cute!", segno di contaminazinone irreversibile).
Foto ciccia, ché sono una capra, giusto questa per gentile concessione sempre d Nonsisamai, e visto che fa anche tanto AMERICA!FUCK YEAH!