Wednesday, September 26, 2007

Sansciai




Titolo alla Johnny Palomba. Ma siccome non sono minimamente capace di recensire col suo stile, ecco qualche commento per come sono capace.

Devo dire che partivo prevenuto. Quando ho visto il trailer per la prima volta, mi son detto :"Oddiomio un'altra cazzata-americanata stile "The Core": c'e` un problema? tiriamogli addosso una bomba!"
Ed invece no.
Tanto per cominciare, il film e` una produzione inglese ed e` diretto da Danny Boyle. Ed e` molto lontano dalle atmosfere di "The Core" o "The day after tomorrow" o tutti quegli apocalypctic-disaster movies.

Ma andiamo con ordine.
Antefatto:
Nel 2057, il Sole riduce la sua attivita`, andando verso uno spegnimento rapido, condannando l'umanita` ad una morte certa. Le nazioni, lavorando all'unisono, approntano il progetto Icarus: un'astronave, protetta da un gigantesco schermo riflettente che la salvaguarda dal vento e dalla radiazione solari, dovrebbe sganciare una non meglio precisata (meglio cosi`) "bomba stellare", un ordigno in grado di fornire al sole la "spinta" per ripartire. La prima missione Icarus, tuttavia, dopo essere entrata nella "zona morta" (regione oltre la quale il vento solare rende impossibili le comunicazioni con la Terra), non porta a compimento la missione, lasciando l'umanita` nel dubbio riguardo che cosa abbia causato il fallimento.
Il film comincia a bordo della Icarus II, nel momento in cui sta entrando anch'essa nella zona morta.
Una rapido susseguirsi di situazioni, ci fa fare la conoscenza dei membri dell'eterogeneo equipaggio, a cominciare dal medico psicologo di bordo, che ci introduce in quello che sara` uno dei fil rouge del film: il confronto con la meta del viaggio, il Sole, fonte di vita - almeno in passato - e causa di morte - ora e nel momento i cui si osa confrontarvisi troppo da vicino...
E, contrariamente alle aspettative, la figura centrale del film non e` l'equipaggio che salva il mondo dalla fine, ma il Sole stesso: presenza ossessiva ed ossessionante, direttrice, meta ultima del viaggio della Icarus II.
Andare verso il Sole e` come viaggiare verso il baricentro della Vita, e` un viaggio soprattutto dentro se stessi, un farsi inondare da una luce talmente violenta che spazza via tutto e che, per forza di cose, strappa la superficie e rivela la zona d'ombra di ciascuno.
E allora sorge inevitabile il confronto: tra chi, dopo aver guardato nel suo "cuore di tenebra" mantiene (testardamente?) un approccio razionale, fino all'estremo, fino a superare qualunque dilemma morale, fino a valutare se stessi pedina sacrificabile per un bene superiore (la salvezza dell'umanita`); dall'altra pare c'e` il misticismo, l'irrazionale, chi si abbandona alla Luce ("ho parlato con Dio per sette anni...") e rinuncia al suo arbitrio, sconfinando nella follia autodistruttiva.
I temi e le situazioni, sebbene di per se' non particolarmente innovativi (parallelismi son possibili, oltre che con i dichiarati "Alien", "2001 - Odissea nello spazio","Solyaris", anche con il meno nobile /nobilitato "Event Horizon"), sono trattati in maniera adeguata; i ritmi, la scenografia ed i costumi rendono bene una sensazione di esasperante claustrofobia (esemplare il tono di voce irritante del computer di bordo Icarus/Mother) e come contrasto/sottolineatura, la fotografia e` tutta in funzione della centralita` e della spettacolarita` del Sole: giochi con inquarature sovraesposte, saturate, sfocate...

Bisogna poi saper sorvolare il tecno-blabla alla Star Trek, che ogni tanto fa capolino, com'e` ovvio in un film di fantascienza, ma c'e` stato almeno il buon gusto di non spendervi troppe energie a riguardo (il problema comunque, rimane preincipalmente mio e di chi fa il mio mestiere... cert cose non posso fare a meno di notarle), lasciandolo di contorno.
Nel complesso, il film risulta godibile (per chi ama il genere cui fanno riferimento i film sopracitati), anche se, non brillando per innovazione, a volte sembra piu` un esercizio di stile (a volte).

6 comments:

Baol said...

se un fisico non lo distrugge per qualche lapallisiana cazzata significa che il film è fatto bene ;)

MarKino said...

chi poteva arrivare in fondo a 'sta logorroica recensione, se non baol?
cmq gli errori non sono lapalissiani...
cioe`:alcuni si, ma bisogna avere il giusto occhio (non necessariamente una conoscenza approfondita)....

M@rcello;-) said...

si, ma diciamo pure chi ti ha suggerito il film, in maniera insistente?!

visto che ilcello c'ha l'occhio lungo?!

dai, alla fine ammettilo che ti è piaciuto! ;)

... ah, a proposito... bella recensione :)

MarKino said...

si... ce n'e` voluto, ma dopo anni siamo riusciti a far sviluppare un qualche gusto cinematografico persino al cello....
:P

M@rcello;-) said...

sei un infame ingrato!!!!

(ovv. in amicizia, s'intende... ;)

MarKino said...

certo... tutto in amicizia...
(ricordati che so dove parcheggi l'auto....)
}:)